ROMA – Ha suscitato non poche discussioni la notizia dell’apertura di Crazy Pizza, la catena di Flavio Briatore, a Napoli. A fine dell’estate il locale aprirà in via Nazario Sauro, sul lungomare. E per gustare una margherita serviranno 17 euro. La città già si divide tra la folla di curiosi e quelli che già gridano allo scandalo. Azzardato far pagare così tanto una pizza nel luogo che le ha dato i natali.
Tra queste c’è sicuramente Marisa Laurito che, come scrive Il Corriere della Sera, è contraria: “Da napoletana non aprirei mai una pizzeria nella patria della pizza. A Napoli c’è una pizzeria ogni metro, trovi pizze di tutte le tipologie, fritte e ripiene, oltre alla più famosa Margherita, e sono una più buona dell’altra. Per questo dico che Briatore avrà filo da torcere“. L’attrice non ha nessuna curiosità di provare: “Se ho voglia di una buona pizza so già dove devo andare”.
IL CODACONS: “SUL PREZZO DELLA PIZZA BALLETTO RIDICOLO”
Nodo dello scandalo è ovviamente il prezzo, giudicato troppo alto nonostante i rincari della ristorazione degli ultimi anni. Il Codacons, però, abbassa i toni: “Sul prezzo della pizza assistiamo ad un balletto ridicolo– dice il presidente Carlo Rienzi -A Napoli i pizzaioli da sempre sostengono che la pizza deve essere accessibile a tutti e avere un costo basso, peccato però che questi stessi esercenti, quando aprono una pizzeria a Roma o a Milano, non applichino ai consumatori gli stessi prezzi praticati a Napoli. A Milano una semplice Margherita può arrivare a costare in alcuni locali anche 25 euro”.
“A incidere sul costo di una pizza- spiega il Codacons- sono molteplici fattori: dalla qualità delle materie prime utilizzate alle tasse, agli affitti, agli stipendi e via discorrendo. Quello che conta è che i listini siano adeguatamente indicati al pubblico e che i prezzi siano trasparenti, senza balzelli ed extra-costi che sempre più spesso trasformano lo scontrino in una brutta sorpresa per i consumatori”.
Poi l’invito a “Briatore a un confronto col Codacons per definire un menu a prezzi calmierati da adottare magari un giorno al mese. L’obiettivo è quello di permettere anche a chi ha meno possibilità economiche di trascorrere una serata nei suoi locali”.
IL PIZZAIOLO SOCIAL ERRICO PORZIO ESALTA LA TROVATA DI BRIATORE
Per niente contrario Errico Porzio, il pizzaiolo social che ha portato la sua cucina in varie città d’Italia, oltre che nella sua Campania. Su TikTok, un video in cui assaggia la tanto criticata pizza margherita e la analizza, definendo Briatore “un genio”.
“Ha creato qualcosa – a livello di marketing – veramente importante. Il suo prodotto, a differenza di quello nostro, è senza lievito, si cuoce a temperatura molto più bassa, in un forno elettrico. È un prodotto replicabile ovunque. C’è da apprezzare la genialità della trovata perché se vogliamo discutere della qualità non possiamo. Con una pizza fatta in queste condizioni non puoi assaporare la qualità, Da apprezzare la genialità e la replicabilità”, dice in video.
ASSOCIAZIONE VERACE PIZZA NAPOLETANA: “IL LUSSO È NELLE COSE SEMPLICI, MA ARRICCHIRE L’OFFERTA È COSA BUONA”
Di certo meno accondiscendente Stefano Auricchio, direttore generale dell’Associazione verace pizza napoletana. “Avremmo preferito che, essendo una pizza diversa, Briatore le avesse dato un nome diverso e non uno di imitazione. Nel fare l’in bocca al lupo a un imprenditore che investe nella nostra città – si legge su Il Corriere della Sera – siamo certi che il vero lusso stia nelle cose semplici, altrimenti è sfarzo. La pizza napoletana e la sua arte riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità, sin dai tempi della regina margherita ha soddisfatto il palato sofisticato di reali e vip. Oggi il locale di Briatore va ad arricchire l’offerta napoletana ed è sicuramente una cosa buona. Riguardo al prezzo della margherita, noi di tradizione siamo convinti di poter continuare a offrire un prodotto eccellente a prezzi più umani, mentre per il locale di Briatore l’offerta è diversa, quasi teatrale“.
BRIATORE: “NON ANDIAMO A COMPETERE CON LE PIZZERIE TRADIZIONALI”
Dalle pagine de Il Corriere della Sera, Briatore si difende: “Crazy Pizza è un format che offre un’esperienza culinaria di qualità, perfetta per chi cerca qualcosa di originale e lussuoso. Non va a competere direttamente con le pizzerie o i ristoranti tradizionali, poiché propone una vera e propria esperienza che si distingue per l’ambiente, il servizio, la qualità degli ingredienti e l’intrattenimento. Il nostro obiettivo è far fare ai napoletani, ai campani e ai numerosi turisti nazionali e internazionali un’experience nuova e sofisticata, basata su ingredienti di grande qualità, servizio di lusso ed intrattenimento”.
“La nostra pizza è leggerissima e digeribile- spiega- con pochissimo lievito. È molto diversa dalla pizza napoletana, ecco perché dico che non è una sfida a chi fa la pizza migliore. Chi ci sceglie lo fa anche perché la nostra pizza è differente”.
L’articolo “Una margherita a 17 euro”. Il Crazy Pizza di Briatore apre a Napoli e divide la città proviene da Agenzia Dire.
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