Spazio, rientro controllato venerdì 28 luglio per il satellite Aeolus

video newsSpazio, rientro controllato venerdì 28 luglio per il satellite Aeolus

Si disintegrerà sull’Atlantico dopo aver studiato i venti nell’atmosfera

Milano, 19 lug. (askanews) – Dopo aver completato la sua missione e misurato, con ottimi risultati, le caratteristiche e la distrubuzione dei venti nella parte alta dell’atmosfera (da 30 Km d’altezza), il satellite Aeolus dell’Esa è pronto a tornare sulla Terra – contrariamente alle previsioni iniziali – con un rientro “controllato”, dall’attuale orbita di 280 km d’altezza.In pratica, con il carburante residuo, verranno eseguite 4 manovre di deorbiting nell’arco di 3 ore che porteranno il satellite dapprima ad abbassarsi fino al 120 Km d’altezza e poi a disintegrarsi nell’atmosfera sull’oceano Atlantico. Lo ha spiegato l’Agenzia spaziale europea (Esa) nel corso di una media briefing.Tommaso Parrinello, Aeolus Mission Manager dell’ESA”Il giorno di rientro è fissato per venerdì 28 luglio, quindi venerdì prossimo – ha spiegato – la prima manovra che abbasserà l’orbita del satellite da 280 a 250 km verrà fatta lunedì 24″.Alcuni piccoli detriti potranno, comunque, raggiungere la superficie ma questo non dovrebbe causare pericolo anche se, per ora, non è possibile stabilire l’ampiezza dell’area interessata. Comunque, il team dell’Esa è in stretto contatto con tutte le autorità di Protezione civile, per un monitoraggio costante del corridoio di rientro.”Abbiamo scelto l’Oceano Atlantico – ha concluso Parrinello – perché si presta molto bene a questo tipo di rientro assistito”.Naturalmente i tecnici dell’Esa seguiranno, fase per fase, il rientro attraverso una rete di stazioni a terra che capteranno il segnale di Aeolus in tempo reale, come ha spiegato Giulio Baldo, Ground Operations Engineer ESA.”Questi dati – ha precisato – vengono poi dati al team di Flight dynamics dell’Esoc (European Space Operations Center) che riesce in manierea costante a fare un computing dell’orbita”.I risultati scientifici di Aeolus, in orbita dal 2018 e non più operativo dall’aprile 2023, sono andati ben oltre le più rosee aspettative; i dati raccolti, con un’accuratezza mai raggiunta prima, sono stati distribuiti ai principali servizi di previsioni meteorologiche di tutto il mondo e il suo utilizzo ha comportato benefici economici del valore di oltre 3 miliardi e mezzo di euro, aprendo la strada a una nuova missione, Aeolus-2 che verrà lanciata entro il decennio.Successi garantiti anche dalla tecnologia italiana presente a bordo, come lo strumento laser chiave LIDAR (Light detection and ranging), ribattezzato Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument), realizzato da Leonardo con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari