Shade racconta il suo album “Diversamente triste”

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“Gli estremi non mi sono mai piaciuti”

Milano, 17 lug. (askanews) – Dal freestyle, al rap con sonorità anche pop, Vito Ventura in arte Shade ha all’attivo 12 dischi di platino e 4 dischi d’oro. Col nuovo album “Diversamente triste” il giovane intraprende un nuovo capitolo nel suo percorso, fatto di ricerca musicale. “Diversamente triste” è un po’ lo stato d’animo che mi ha caratterizzato in tutta quella che è stata la mia vita, il mio percorso sia musicale che individuale come essere umano. È quel tipo di sorriso, quello smile che si scioglie della copertina, te lo stampi in faccia e sorridi perché vuoi che sorridano anche le persone che hai intorno anche se dentro in realtà ti stai sciogliendo. Penso che tutti siamo stati diversamente tristi almeno una volta nella vita, chi più chi meno”.Shade offre al pubblico un nuovo modo molto personale di interpretare il rap, senza mai rinunciare alla sperimentazione, con uno sguardo molto lucido e critico su certi eccessi del rap.”Forse c’è fin troppa libertà di espressione nel mondo del rap, viste le cose che dicono in alcuni testi, ma c’è anche una tendenza allo scandalizzarsi molto per cose che non meritano tanto scalpore. Gli estremi non mi sono mai piaciuti in nessun ambito, da quello sportivo a quello politico”.Nell’album tante collaborazioni con nomi della scena urban italiana, tra cui J-Ax, Vegas Jones e Giaime, MadMan, Dani Faiv e Nerone. “Le collaborazioni sono tutte con persone con cui ho una affinità umana”.Un’estate fitta di appuntamenti live per Shade che porta con il suo “Summer tour 2023” tutta la sua voglia di fare musica.

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