Rossoblù a Liverpool per il Bologna, ma la trasferta è all’insegna del ‘famolo strano’

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BOLOGNA – “Famola strana” questa trasferta. Carlo Verdone, grande romanista, viene in soccorso pensando alla transumanza inglese fuori stagione dei tifosi Bfc, Bologna football club. In tremila tra oggi e domani ad Anfield Road, uno stadio da cartolina con francobollo e saluti fino a poco tempo fa per i colori rossoblù. Improvvisamente realtà. Calamita incredibile di un mercoledì di ottobre per gente che anni fa è arrivata persino a Leffe e Ospitaletto (serie C), con la bacheca impolverata di uno scudetto vecchio di 50 anni e una coppa Uefa maledetta da un rigore al 90esimo in semifinale. Lo assegnarono al Marsiglia di Ravanelli e Blanc, che ovviamente trasformò: 20 aprile 1999.

Sì va bene, In Inghilterra si mangia male. Ma per un invito a cena così inatteso bisogna fare di tutto. C’è chi arriva dalla Germania (Luigi Minozzi che su Facebook vanta studi alla David-Würth Fachhochschule Villingen-Schwenningen, “hoch” schule quindi “alta”) e chi come Stefano partirà da Bologna, ma via Danzica all’andata e Corfù al ritorno. Col figlio di 19 anni ad accompagnarlo: tanto rispetto per una galoppata del genere. Luigi il tedesco è a Liverpool senza biglietti per Anfield; Stefano di biglietti è pieno. Per fortuna c’è il digitale se no serviva una valigia: due per lo stadio, due per Bergamo in treno, due per Danzica, altri due per Liverpool. Poi altri due al ritorno per Corfù, un’altra coppia per Orio-Bergamo e infine l’ultimo ambo per Bologna in treno. Forse torna giovedì sera, forse venerdì, chissà. Fa il bancario Stefano, aspettate che torni e se avete bisogno proprio di lui intanto usate l’applicazione.

Di sicuro non risparmiano CO2 i tifosi rossoblù. Stefano vince per distacco la gara del percorso più strampalato, ma c’è qualcuno ancora più originale: comprato il volo non ha trovato il biglietto. Soluzione? Arrivo a Liverpool e me la vedo in un pub dell’Everton, gli odiati cugini dei Reds. I tifosi più ‘maturi’, carichi di tossine tra serie B, C e mediocri serie A hanno perso il controllo molto più dei giovani. Vignette su autobus posizionati davanti alla porta di Skorupsky, unico modo per impedire il gol a Salah e soci, video malinconici di Giorgio Comaschi (“la squadra non si è rafforzata, non poteva farlo, ma godiamocela”). Tipico atteggiamento del “non succede, ma se succede…”. Come può una squadra di media classifica italiana che imbrocca una stagione fronteggiare i Reds ai vertici continentali da anni? Una settimana fa gli scommettitori davano il Liverpool vincente a 1.2 e il Bologna a 12. Dieci volte tanto, chiedetevi perché anche se non sapete tenere in mano neppure le carte di una briscola.

@Bolow&Schumann

Ma si sa che il calcio è irrazionalità, meglio, irragionevolezza. Uno svuota-testa dai problemi quotidiani che intanto ha fatto svuotare il portafogli a tanti pur di dire “Io c’ero”. Sentire per credere il listino di Alberto, che ha un’aziendina e poco tempo da perdere. “Oggi pomeriggio vado a Bergamo, domattina Bergamo-Londra, poi in macchina a Liverpool. Ritorno da Liverpool alle 2 di giovedì mattina e penso a Bologna alle 5”. Totale 680 euro, “pasti esclusi”, precisa. Anche Francesco, che è dirigente d’azienda e anche lui ha fretta, domattina alle 9 è al Marconi. “Andiamo a Manchester perché Liverpool è congestionato, ma sono solo 20 minuti in più. Ci viene a prendere un pullman che ci lascia in centro. Due ore prima della partita il pullman ci porta allo stadio e dopo la partita rientriamo a Bologna. Arrivo previsto h 4.45. Comodo comodo per 789 euro!!!”.

Giulio Bovi sui social è sulla notizia: il guasto all’aereo a Orio, con conseguente stop attività sta facendo tremare chi parte da lì. Lui ha un Ryanair proprio da Bergamo: “Sperem che le gomme siano buone”. Maurizio ha comprato il biglietto in un altro settore su “suggerimento degli atalantini” (l’anno scorso la Dea giocò a Liverpool), qualcuno gli dice “guarda che non entri”. Bollettino utile per chi arriva in città: dal centro di Liverpool allo stadio la distanza è di circa 60 minuti a piedi. Oltre ai taxi (poco più di 10 pounds la spesa stimata) saranno disponibili i classici autobus, con il numero 917 che partirà da Commutation Row, nel centro cittadino. 2.20 sterline il costo di una singola corsa, ma esistono pacchetti di andata-ritorno a 12 sterline per gruppi di quattro persone, mentre per gli under 19 la cifra si riduce ad una sterlina. Coloro che decideranno di salire sul 917, al ritorno dovranno scendere a Walton Lane.

I supporters rossoblù dovranno accedere all’impianto dal gate Q e dal gate R. I tornelli apriranno due ore prima del fischio d’inizio (ore 18 inglesi, 19 italiane). Nervosi? Dentro non si fuma, neanche la sigaretta elettronica, pena allontanamento dallo stadio. Lasciate fare gli inglesi e non fate gli hoolingans. A Marsiglia si tornerà. Come fanno Luca e i suoi 7 amici, con un Van da Londra a Liverpool guidato in autonomia: “Quanti chilometri vi fate a sinistra?”. “Non so, non guido io”. Il controllo online dice 360 a tratta, sono esattamente 720 chilometri come da Bologna a Marsiglia sola andata. Ci vuole un autista vero, tanta cabala, mani in basso e autobus davanti alla porta. Dai Stefano che non passano e a Corfù scendi e magari ti fai anche un bagnetto.

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