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Pompei, al via partnership per valorizzare antica arte tintoria

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Produzione di foulard raffiguranti dipinti e colori pompeiani

Pompei (Na), 15 set. (askanews) – Una collaborazione tra il parco archeologico di Pompei e il premio ‘Le pagine della terra’ per la letteratura e il romanzo green per valorizzare l’antica arte tintoria: un patrimonio che viene da lontano ma che vuole rinnovarsi attraverso un approccio ecosostenibile che recupera materiali e tecniche. E’ lo scopo della partnership siglata tra la direzione degli Scavi e il maestro tintore Claudio Cutuli che prevede la produzione di foulard raffiguranti i dipinti e i colori di Pompei. L’iniziativa è stata illustrata nel corso della premiazione dei vincitori della terza edizione del riconoscimento nella basilica all’interno degli Scavi. “Pompei è Pompei, io mi ispiro molto al rosso pompeiano – ha detto Claudio Cutuli, co fondatore premio letterario Le pagine della Terra per la Letteratura e il romanzo green – Ho iniziato una partnership per dei manufatti: quello che è sulla pietra sarà trasportato sulla tela, mantenendo le tecniche tintorie di quel periodo”. “Ho sempre dato del tu alla madre Terra, coltivando le piante tintorie e tingendo i miei manufatti con le piante tintorie. Non ho trovato miglior connubio, sinergia, che con il Parco archeologico”, ha aggiunto. Gabriel Zuchtriegel, direttore parco archeologico di Pompei, ha ricordato come questa intesa ricalchi il solco di iniziative già avviate nell’area degli Scavi: “E’ un connubio tra archeologia, ambiente, natura, agricoltura e tradizione che noi a Pompei stiamo già portando avanti da un bel po’ di tempo con una valorizzazione delle tantissime aree verdi del parco, dei giardini, dei vigneti e che vedrà coinvolto anche un partnenariato per creare dei tessuti, ma anche un orto botanico qui a Pompei per raccontare un pezzo importante della nostra storia. Le fulloniche, le antiche tintorie e lavanderie, c’erano già nell’antica Pompei. Adesso riemerge questa tecnica e possiamo leggere anche nei libri come, in realtà, natura e cultura siano tutt’uno”, ha aggiunto. Il ricavato della vendita dei foulard sarà destinato per il 50% alla conservazione dei beni archeologici del Parco.

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