A Cernobbio si è svolta la 12esima edizione di “Npl Meeting
Cernobbio, 25 set. (askanews) – Si è svolta venerdì 22 settembre, nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio, la 12esima edizione di “Npl Meeting”, l’annuale appuntamento dedicato all’analisi del mercato del credito deteriorato. Un appuntamento sempre più prestigioso, in cui Banca Ifis ha presentato il “Market Watch Npl: scenario 2023-2025″. Ad aprire i lavori è stato il Presidente di Banca Ifis, Ernesto F rstenberg Fassio, che ha sottolineato il ruolo del soggetto bancario nel contesto attuale:”Lo stock totale del credito deteriorato da gestire in Italia è stato stimato, dal nostro Market Watch, in oltre 300 miliardi di euro alla fine del 2022. Questa è per noi una responsabilità più grande di sempre”, aggiungendo poi che “l’andamento della insolvenza dei piccoli e medi debitori – che ha fatto esplodere il mercato degli Npl tra il 2008 e il 2015 – è il ritratto di una profonda crisi sociale, alla quale una banca come Ifis non può che rispondere con spirito di missione sociale”.Secondo F rstenberg Fassio infatti: “il rientro di un debito non è mai fine a sé stesso, ma è direttamente collegato alla sostenibilità dell’intero sistema. Tanto più se, come ora, si vive in un contesto incerto. È chiaro che un debito non risolto rischia, sempre, di provocare un effetto domino. Per cui, al di là dell’impegno sociale, c’è sempre un effetto di sistema che un circuito virtuoso preserva. Etica e trasparenza sono i valori che improntano la nostra azione, da sempre. Ma anche, come vedete, potremmo aggiungere le parole dialogo, ascolto, sostenibilità e rispetto”.A intervenire successivamente è stato Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, che ha spiegato quali siano gli scenari attuali del mercato del credito deteriorato: “Nonostante il contesto congiunturale presenti più di una incognita, l’economia italiana si conferma resiliente grazie soprattutto agli stimoli fiscali espansivi e alla positiva dinamica dei consumi privati. I bilanci bancari presentano un tasso di deterioramento al minimo storico, inferiore anche ai livelli del periodo antecedente alla crisi del subprime, anche se sui nostri istituti permane un rischio prospettico superiore alla media Ue come confermano i ratios predittivi”. Ai lavori, moderati dal giornalista Nicola Porro, hanno partecipato fra gli altri anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha affrontato come la riforma della giustizia possa contribuire a rendere più efficiente la gestione dei crediti deteriorati e il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, il quale ha delineato lo stato di salute delle imprese italiane e la loro resilienza agli shock energetici, inflattivi e alle tensioni geopolitiche grazie alla competitività del Made in Italy. Una partecipazione che ha evidenziato ulteriormente l’importanza internazionale del Npl Meeting.”Il nostro Market Watch evidenzia un trend positivo del flusso di nuovo deteriorato per gli anni a venire. Anche per questo motivo, il futuro del mercato italiano degli Npl vedrà un crescente ruolo del mercato secondario che sarà spinto dalla necessità di intervenire sugli incassi delle cartolarizzazioni, tra le quali le Gacs rappresenteranno una importante componente. Molto interessante è infine notare l’andamento del divario territoriale con la differenza del tasso di deterioramento tra Nord e Mezzogiorno che raggiunge il minimo storico. Si tratta di numeri positivi sui quali è evidente il ruolo di forte supporto al sistema bancario giocato dall’industria italiana degli Npl” ha concluso Frederik Geertman.A fine 2023, il tasso di deterioramento del credito delle banche italiane si dovrebbe attestare all’1,2%, un livello inferiore ai minimi del periodo precedente alla crisi dei mutui subprime. Contestualmente, il lavoro dell’industria italiana degli Npl continua a favorire una migliore qualità del credito grazie al lavoro sinergico con il settore bancario che sta favorendo il risanamento dei bilanci. Da notare, inoltre, come negli ultimi 8 anni, l’industria italiana del credito deteriorato ha contribuito a generare 55 miliardi di euro di riduzione dello stock Npe, portandolo dai 361 miliardi di euro di inizio 2015 ai 306 miliardi di euro di fine 2022. Sono questi i principali temi che emergono dal “Market Watch Npl” elaborato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis e presentato in occasione della 12esima edizione del Npl Meeting, l’annuale appuntamento dedicato all’industria del credito deteriorato tenutosi oggi a Villa Erba, Cernobbio, che è stata intitolata “Step Up”.