Nonni, Anla: ponti di speranza fra le generazioni

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Presentato a Roma il Rapporto “Il ruolo dei nonni nella società italiana”
Roma, 2 ott. (askanews) – La famiglia, nonostante tutte le difficoltà dovute a molteplici fattori che evidenziano un trend di scomposizione strutturale del modello “tradizionale”, mostra una insospettata quanto sostanziale tenuta, “una tenuta dei nuclei familiari rispetto alle funzioni sociali ed in particolare al rapporto con le nuove generazioni”. Studi e dati confermano l’importanza del ruolo dei nonni nelle famiglie italiane con bambini ed anche la soddisfazione dei nonni per il ruolo di supporto svolto nei confronti delle giovani generazioni ed anche dei nipoti adulti. È quanto emerge nel Rapporto ANLA 2024 “Il ruolo dei nonni nella società italiana” presentato oggi a Roma, alla LUMSA, dall’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, ANLA.
Il Rapporto è stato fortemente voluto dall’ANLA come sottolinea il presidente nazionale Edoardo Patriarca: “Esso porta in sé il cuore della nostra missione, quello scrigno di relazioni fraterne e di amore, di cura e ascolto reciproco che vivono nonni e nipoti”. Il Rapporto conferma, infatti, che “La crescente importanza della relazione interpersonale, che fa della famiglia l’istituzione della relazionalità, a fronte di un passato in cui si configurava prevalentemente come istituzione della normatività, le ha tolto qualcosa ma le ha conservato la centralità in una funzione importante della vita collettiva come quella del dialogo e della formazione delle giovani generazioni, per le quali è spesso unica risorsa ed unico soggetto referente”.
In questo contesto occorre pertanto interrogarsi su come meglio evidenziare e approfondire “il valore delle relazioni umane significative e profonde rispetto alla deriva  dell’individualismo spinto e della comunicazione  disintermediata e tecnologica” come ha sottolineato durante la presentazione odierna l’autrice del Rapporto, la sociologa Carla Collicelli.
Il “patto fra le generazioni” che unisce nonni e nipoti nella relazione, nella trasmissione di contenuti e di esperienza, nella cura della persona, diventa una necessità come ha evidenziato il geriatra Graziano Onder: “I nonni spesso instaurano legami molto profondi con i nipoti, offrendo loro saggezza ed esperienza. Questo scambio intergenerazionale contribuisce a mantenere gli anziani socialmente attivi e stimolati emotivamente”.
Nella presentazione del Rapporto ANLA 2024 sui nonni non poteva mancare la testimonianza di una nonna, Fiorenza Ciullini: “Essere nonna per mia esperienza personale non vuol dire esserlo solo dal punto di vista genetico ma anche e soprattutto da quello affettivo, vivendo giorno dopo giorno la quotidianità di questo ruolo. I nostri nipoti quando sono piccoli sono degli straordinari recettori, cercano e afferrano l’affetto come se fossero una calamita, prendendo tutto quello che gravita nei loro spazi per poi, quando diventano più grandi, mantenere quel tutto come un legame indistruttibile ben radicato alle proprie radici”.
A concludere la presentazione del Rapporto ANLA “Il ruolo dei nonni nella società italiana” è intervenuto l’arcivescovo mons. Vincenzo Paglia che ha sottolineato: “è importante che la nostra fragilità insegni a tutte le altre generazioni che la cosa che più conta nella vita è prendersi cura gli uni degli altri. Quando voi vi prendete cura dei vostri nipoti state dando loro una lezione inimmaginabile. Questo prendersi cura è ciò che salva la vita. Io sono contento di dirvi che il ruolo di nonni nella società italiana è cruciale”.

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