ROMA – Una Festa delle Forze Armate amara per i dipendenti italiani della Base Usaf di Aviano (Pordenone): “Ad oggi 409 lavoratori della Base di Aviano e un altro migliaio sparso in Italia risultano senza stipendio nonostante i giorni lavorati. Non avere una data certa del pagamento degli stipendi sta generando una forte tensione crescente tra i dipendenti, costretti a lavorare senza la possibilità materiale di far fronte alle spese anche per gli spostamenti quotidiani per recarsi sul posto di lavoro”.Sono gli effetti dello ‘shutdown’ che sta affliggendo gli Stati Uniti, fa sapere in una nota la segreteria di Uiltucs-Uil di Pordenone. Normativa questa che prevede che i dipendenti pubblici statunitensi non indispensabili vengano posti in congedo straordinario non pagati, ma, denuncia il sindacato, “mai si è applicata ai lavoratori italiani”.
I dipendenti italiani delle basi americane, continuano dalla Uiltucs, sono coperti dal ‘Sofa Agreement’, che prevede che i “salari e gli accessori di salari e le condizioni di lavoro sono regolamentate in conformità alla legislazione in vigore allo Stato ricevente”, mentre nel contratto collettivo nazionale del lavoro “in vigore si stabilisce esattamente la data degli emolumenti salariali”. Si violano quindi i patti, lo status giuridico e la legge italiana, è la denuncia del sindacato.
“Lo stesso problema si è posto in altri paesi europei come la Germania, con i suoi 12.000 dipendenti ‘Local National’, dove il governo è intervenuto ad anticipare lo stipendio dei propri cittadini”, sottolineano dalla segreteria Uiltucs. E concludono: “Imbarazzante è l’assenza del nostro governo che dovrebbe intervenire immediatamente a tutela dei propri cittadini e della propria territorialità”.
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