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In Romagna i World Sports Games tra sport e socialità

AttualitàIn Romagna i World Sports Games tra sport e socialità

L’evento sportivo nei luoghi dell’alluvione

Roma, 2 set. (askanews) – Quattro giorni di sport, cinque di eventi culturali e sociali, oltre 5mila tra atleti, tecnici, allenatori e famiglie che si confronteranno su oltre 40 impianti sportivi dislocati su tutta la Romagna, tra ben sette città: Cervia, Cesena, Cesenatico, Forlì, Misano Adriatico, Ravenna e Riccione. Tutto questo, dal 5 al 10 settembre prossimi, saranno i World Sports Games, Giochi mondiali amatoriali promossi da CSIT – Confederazione internazionale dello sport amatoriale e dei lavoratori – e organizzati qui in Italia da AiCS Associazione italiana cultura sport, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese.

A nemmeno 4 mesi dall’alluvione che ha sconvolto il territorio romagnolo, i WSG, che hanno cadenza biennale e che tornano in Italia dopo 8 anni, saranno ospitati sulla Riviera romagnola con il sostegno del Dipartimento Sport del Governo, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Cervia – città che ospiterà Casa Italia e il centro operativo dei Giochi – e in collaborazione con ACSI, altro ente di promozione sportiva. Patrocinatori della manifestazione sono anche tutti gli altri sei Comuni coinvolti, che collaborano direttamente alla riuscita dell’evento, favorendo l’accesso alle strutture sportive, e la Fondazione CariForlì.

I World Sports Games: il festival delle genti e inclusivo Lo sport al centro, quindi, ma non solo. I Giochi mondiali amatoriali che invaderanno pacificamente la Romagna non sono semplicemente un evento multisportivo, ma sociale e multiculturale. Organizzati in Italia dal comitato organizzatore Emilioc, guidato da AiCS, prevedono una totale presa in carico dei 5mila partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo. Dal loro arrivo in aeroporto, martedì 5, alla loro partenza, domenica 10, atleti e famigliari sono accolti dalla macchina organizzativa che propone loro, oltre ad allenamenti e gare sportive, anche gite turistiche, cene della tradizione romagnola, conviviali multietniche promosse dalle tante organizzazioni sportive internazionali membre di CSIT – dal Messico alla Tunisia, dal nord Europa all’Asia -, corsi di formazione, convegni e altro. Tra i meeting, il corso di aggiornamento per giornalisti sul linguaggio inclusivo dello sport alla presenza del diversity editor della Stampa di Torino, Pasquale Quaranta, o il convegno condotto da Aned Associazione nazionale emodializzati Dialisi e trapianto – Settore Sport – sul rapporto tra trapianto e attività sportiva.

E poi feste, tante feste. Come il Festival europeo del Mamanet (che avrà il suo clou l’8 settembre a Cervia), sport pensato per agevolare i rapporti sociali tra donne, specie se mamme. Il valore al centro dei Giochi restano la socialità e il dialogo internazionale di pace: non a caso, ad aprire ufficialmente la settima edizione dei World Sports Games, sarà la cerimonia di apertura dei Giochi che si terrà mercoledì 6 settembre e che consisterà in una colorata e multietnica sfilata di tutte le delagazioni in gara dal lungomare di Cervia a piazza Garibaldi, dove si concentrerà la festa con l’accensione del Tripode, la dichiarazione di apertura dei Giochi e lo spettacolo di cultura italiana regalato dalla città e dal comitato organizzatore a tutta la comunità e non solo ai partecipanti ai World Sports Games. Il tutto, tenuto a battesimo dal comitato d’onore della manifestazione di cui fanno parte le istituzioni nazionali e regionali, tra cui il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, il sottosegretario di Stato all’Ambiente Claudio Barbaro, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e tanti altri. Quattro giorni più tardi, la cerimonia di saluto si terrà invece sulla spiaggia del Fantini Club di Cervia, con la dichiarazione della fine dei Giochi, il passaggio di consegne alla Nazione (la Grecia, nel dettaglio) che accoglierà i Giochi nel 2025, e poi la festa musicale regalata dal comitato organizzatore alla cittadinanza, con i dj di Radio Bruno e balli sulla spiaggia.

Al centro, come detto, resta comunque lo sport. Oltre 30 le discipline sportive giocate: 23 campionati internazionali (dagli sport più popolari, come il calcio, la pallavolo, la ginnastica, a quelli più di nicchia, come bocce, scacchi e Mamanet, lo sport inclusivo per le mamme), e 13 esibizioni sportive delle organizzazioni partner – dal dodgeball al golf, dal Football americano alla pole sport e molto altro. Più di 40 gli impianti sportivi coinvolti, dallo Stadio del Nuoto di Riccione all’Unieuro Arena di Forlì, dai campi di beach volley di Cesenatico e Cervia alle palestre scolastiche in riviera fino alle spiagge di Marina di Ravenna e al palazzo dello sport di Misano Adriatico. Un’ondata di sport che sarà capace, per la natura stessa dei World Sports Games, di includere le persone più adulte (previste attività specifiche per over 55) e quelle con disabilità: l’edizione romagnola sarà infatti la prima “parasportiva” che prevederà quindi la totale inclusione, nelle gare sportive, degli atleti con disabilità e degli atleti trapiantati e dializzati. Nessuna distinzione, dunque, come avviene nelle più blasonate Olimpiadi, ma una kermesse unica, senza barriere fisiche o sociali.

Giochi Green e attenzione al territorio Inclusivi, ma anche green. I Giochi mondiali amatoriali 2023 metteranno al centro dell’attenzione anche il rispetto ambientale. Si tratterà infatti della prima edizione veramente green, destinata non solo a produrre il minor impatto ambientale possibile ma anche a divenire formazione costante al rispetto della natura. Per questo, ai partecipanti saranno regalati gadget plastic free e i luoghi frequentati dagli atleti partecipanti saranno dotati di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Ancora: saranno promosse gare a premi di raccolta rifiuti (le Rifiuthlon® di AiCS) e la mobilità sostenibile. Per chi sarà alloggiato entro un chilometro dal campo sportivo o dalla palestra dove si terranno le gare non sarà previsto il trasporto, ma proposta la passeggiata a piedi o in bicicletta; per tutti gli altri, i trasporti saranno garantiti da navette e autobus che viaggeranno a riempimento degli spazi – pur limitando al massimo i tempi di attesa degli atleti.

Il rispetto del territorio sarà legato a doppio filo alla promozione del territorio stesso: Cervia in quei giorni offrirà l’ormai tradizionale sagra “Sapore di Sale” che sarà per gli ospiti stranieri l’occasione per immergersi nelle tipicità italiane, culturali e gastronomiche del territorio. E non a caso, la mascotte ufficiale dei Giochi è Elio, nome emblematico assegnato al fenicottero rosa, simbolo delle Saline di Cervia, che per i WSG vestirà la t-shirt degli atleti CSIT.

Gli sponsor e il legame con il territorio Proprio perché organizzati per ridurre al minimo il consumo di plastica, i World Sports Games supportati dalla Regione Emilia Romagna si fregiano del logo regionale Plastic-FreER. Non solo: con il supporto dei Battistini Vivai, AiCS e il comitato organizzatore regaleranno a ogni città coinvolta un albero a ricordo del passaggio dei World Sports Games come impatto positivo sul territorio e come seme di pace. Supportano l’evento anche Allianz per le coperture assicurative agli atleti AiCS, Tecnocopi per le forniture digitali e la connessione sui campi sportivi, Eyesportwear che veste gli atleti AiCS dei colori italiani. Media partner dell’evento sono: Radio Bruno, Teleromagna, Corriere Romagna.

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