Due fasi dell’esposizione del fondatore del movimento Neofuturista
Roma, 6 nov. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, presenta una straordinaria doppia mostra retrospettiva dedicata all’artista Daniel Schinasi (Alessandria d’Egitto, 1933 – Nizza, 2021), fondatore del movimento Neofuturista.
Curata con passione dalla figlia Sarah Schinasi, questa esposizione offre l’opportunità di immergersi nell’universo artistico di Schinasi e scoprire il suo impatto nell’arte contemporanea.
La prima tappa di questa retrospettiva avrà luogo nel prestigioso Pulchri Studio a L’Aja, dove saranno esposte circa 45 opere e un maestoso pannello murale. “Un messaggio in movimento – Pulchri Stadio, l’Aja” sarà visitabile dal 2 dicembre al 28 gennaio del prossimo anno.
Questa sezione della mostra mette in luce il talento di Schinasi nell’esplorare i confini del Neofuturismo, dedicandosi prevalentemente al movimento, la musica, lo sport, la luce di Nizza dove l’artista ha vissuto a lungo, le radici ebraiche, la vita nei campi e la pittura sperimentale.
Le opere presentate riflettono un’attenta esplorazione del movimento e della dinamica, tradotti con maestria attraverso il colore e la forma. Schinasi, rievocando gli esiti estetici di Umberto Boccioni e Gino Severini, sviluppa una nuova etica della pittura futurista, con un focus sul recupero dei valori umanistici che hanno caratterizzato la storia dell’arte italiana. Questa esposizione rappresenta un’opportunità imperdibile per immergersi nell’evoluzione stilistica di Schinasi e nel suo contributo all’arte contemporanea.
La serie Verdi presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam sarà visitabile dal 6 dicembre al 26 gennaio edè la seconda parte di questa retrospettiva.
Qui saranno esposte una dozzina di opere dedicate al compositore Giuseppe Verdi, una dimostrazione dell’abilità di Schinasi nel catturare l’essenza, l’energia e la bellezza della musica attraverso i suoi pennelli.
Entrambe le mostre sono accompagnate da un catalogo completo presentato da varie prefazioni, tra cui quelle dei critici d’arte Marcel van Jole, vice Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici d’Arte, Enrico Crispolti, storico e critico d’arte, James Bradburne, museologo e Direttore della Pinacoteca di Brera, Ermanno Tedeschi, curatore e critico d’Arte e del Direttore del Pulchri Studio, Ed van der Kooy.
Daniel Schinasi è nato nel 1933 in Alessandria d’Egitto in una famiglia sefardita con radici in Spagna e Livorno. La sua carriera artistica è stata contraddistinta da numerose mostre e incontri con celebrità dell’arte italiana e francese, tra cui Sonia Delaunay, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico e la scrittrice Fausta Cialente. La sua dedizione all’arte lo ha portato a vincere premi e ad esporre in tutto il mondo, sviluppando uno stile unico che fonde elementi futuristi con una profonda umanità.
Il Neofuturismo di Schinasi, sebbene basato su elementi geometrici e colori vibranti, si distingue dal futurismo italiano per il suo focus sui valori umanistici anziché sulla tecnologia. Le sue opere ritraggono la vita quotidiana, ballerine, musicisti e atleti, mettendo in evidenza l’essere umano come entità fisica e spirituale. Contrariamente ai futuristi, Schinasi cerca ispirazione nell’umanesimo e nell’arte rinascimentale, con particolare attenzione all’equilibrio compositivo e all’individuo.