Gli italiani e i sogni: dopo la pandemia più concreti e rassicuranti

AttualitàGli italiani e i sogni: dopo la pandemia più concreti e rassicuranti

Ricerca Pan di Stelle: per il 70% aspirazioni più realistiche
Milano, 22 set. (askanews) – Dopo la pandemia gli italiani hanno ridiensionato i propri sogni, diventati più concreti e realizzabili. Un italiano su tre rivela di sognare a occhi aperti, tanto che il 70,54% afferma che i sogni sono aspirazioni da realizzare nella vita reale. E anche i bambini, contrariamente a quel che ci si aspetterebbe, fanno sogni sempre più concreti (71,2%). Lo rivela una ricerca Pan di Stelle su un campione di 800 genitori con figli fino 13 anni, in occasione del lancio della nuova campagna “Sogna e credici fino alle stelle”, al via il 25 settembre, Giornata mondiale dei sogni.
La ricerca Pan di Stelle, realizzata dall’agenzia Armando Testa in collaborazione con Toluna, conferma che, in seguito al biennio pandemico, i sogni per i genitori italiani offrono conforto (42,4%) e diventano parte integrante della quotidianità, con il 31% delle persone che vi si rifugiano più spesso rispetto al passato. Dopo aver sognato, il 75% si sente infatti più sereno. I sogni degli adulti di oggi si concentrano sulla famiglia (56,1%), i figli (41,5%) e la vita quotidiana (41,1%). Sognano di risolvere i problemi della vita di tutti i giorni, spesso economici, e si accontentano, più spesso rispetto al passato, delle “piccole cose”, come una vacanza in famiglia o più tempo libero. Tra i sogni più grandi emergono desideri come una nuova casa e un nuovo lavoro. In generale, per il 40%, i sogni sono un incoraggiamento per una vita migliore.
Anche i figli si rifugiano nei sogni con maggiore frequenza, trovandovi conforto e sollievo (40,12%). I loro sogni si focalizzano su piccoli desideri quotidiani (50,1%), i loro interessi (45%), gli amici (35,5%), la famiglia (34,4%) e la scuola (23,8%). L’immaginazione non solo offre ai bambini un incoraggiamento verso l’idea di una vita migliore, ma funge anche da evasione dalla realtà.
Se guardiamo più da vicino, emerge però una differenza sostanziale tra i sogni dei bambini e degli adulti: i sogni degli adulti parlano di obiettivi concreti e raggiungibili – una famiglia felice, figli realizzati, una nuova casa, una carriera gratificante – e molti aspirano a un futuro più sostenibile e di pace. I sogni dei bambini, invece, anche se più ancorati alla realtà in questa generazione rispetto ad altre, sono comunque più magici: i bambini sognano in grande con genuina convinzione, fuggendo dalla realtà (31,8% vs 12,22% degli adulti) e mantenendo viva la fantasia (26,5% vs 24,4% degli adulti), la quale non solo arricchisce la loro esperienza quotidiana, ma alimenta anche il loro senso di meraviglia e scoperta.
In occasione della Giornata mondiale dei sogni Pan di Stelle lancia dunque la nuova campagna con cui “ci proponiamo di invitare a coltivare i propri sogni, non perdendo fiducia e speranza. Nel contesto onirico e magico proprio di Pan di Stelle, lanciamo il nostro messaggio: sognare e crederci con passione – commenta Chiara Pisano, marketing director Pan di Stelle – In un momento storico che spesso ci invita a essere pragmatici, crediamo che riscoprire e coltivare le proprie ambizioni, qualsiasi esse siano, sia fondamentale per una realizzazione personale autentica. Vogliamo incoraggiare tutti, grandi e piccini, a non smettere mai di inseguire le proprie aspirazioni”. Il progetto include un film manifesto nel cut 30 secondi, che vede al centro le storie di tre ragazzini – Aurora, Mattia e Filippo – ognuno con un sogno specifico: diventare astronauta, skater professionista e chitarrista di successo. Si tratta della prima volta che una pubblicità Pan di Stelle non ha come protagonisti i membri di una famiglia, ma un gruppo di giovani legati dalla forza della condivisione dei propri sogni.

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