Geopolitica e “nucleare italiano”, a Pavia un convegno dedicato

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Focus su politiche europee e nuove realtà imprenditoriali italiane

Milano, 5 apr. (askanews) – Il 15 aprile presso il Polo didattico del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia appuntamento con l’edizione tecnico scientifica della intelligence week, promossa da iWeek, joint venture di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, con il titolo “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico”. Cinque i panel che si terranno nella giornata a partire dalle ore 9, con diversi protagonisti del mondo produttivo, dell’energia, dell’università e della finanza, che toccheranno i temi delle prospettive economiche, della ricerca scientifica, della formazione, del decommissioning e dello scenario geopolitico.

La possibilità del ritorno all’utilizzo dell’energia nucleare in Italia dettata dalle difficoltà di un contesto internazionale sempre più incerto, che mette a rischio la sicurezza energetica nazionale, sarà al centro di quest’ultimo panel, intitolato “Lo scenario geopolitico: sviluppo, innovazione e futuro del nucleare”. Moderato dal vice caposervizio di Radiocor – Il Sole 24 Ore Cheo Condina, la tavola rotonda vedrà la partecipazione di Riccardo Casale, già EURATOM, Simone Crolla, Managing Director dell’American Chamber of Commerce, Silvia Fregolent, Senatrice del gruppo Italia Viva, Piero Martin, Professore di Fisica sperimentale dell’Università di Padova, e Carlo Massagli, Presidente di Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani, della gestione dei rifiuti radioattivi e di localizzare, realizzare e gestire il Deposito Nazionale per questo genere di rifiuti all’interno di un Parco Tecnologico.

Gli interventi offriranno uno sguardo sullo stato dell’arte della produzione di energia nucleare nel mondo e delle principali innovazioni tecnologiche in atto, con un focus sulle politiche europee, le nuove realtà imprenditoriali italiane e sulla filiera nazionale del settore. Già presente in 32 Paesi con una capacità totale di 413 Gigawatt e un numero crescente di nuove centrali annunciate, l’energia nucleare contribuisce notevolmente a creare sistemi elettrici sicuri, differenziati e a basse emissioni di CO2 ed è chiamata pertanto a svolgere un ruolo determinante nel contesto della transizione energetica, dicono gli organizzatori.

Inoltre, la crescente domanda dei cittadini e dei settori industriali nei riguardi di energia sicura e a costi sostenibili sta reindirizzando i decisori politici e le opinioni pubbliche verso l’adozione del nuovo nucleare nel mix energetico, anche alla luce delle crisi in atto in Medio Oriente e in Ucraina che rischiano di compromettere per il nostro Paese l’accesso stabile alle fonti di approvvigionamento dei tradizionali combustibili fossili, spiegano.

In particolare, tra i vari interventi, Simone Crolla riporterà la visione degli Stati Uniti d’America e dei suoi cittadini nei confronti del nucleare, che negli Usa genera un quinto dell’energia complessiva, e accennerà alle diverse partnership in corso tra realtà americane e italiane nello sviluppo di nuove tecnologie così come alle implicazioni geopolitiche del ricorso a questa fonte energetica; il professor Piero Martin affronterà invece il ruolo dell’energia nucleare e delle sue diverse tecnologie, dalla fissione alla fusione, in vista del conseguimento entro il 2050 dell’obiettivo europeo previsto dal Green Deal; la Senatrice Silvia Fregolent ripercorrerà la vicenda del nucleare in Europa, con i differenti percorsi scelti dai paesi fondatori come Italia, Francia e Germania, e parlerà del cambiamento di opinione, soprattutto fra le giovani generazioni, verso un maggiore consenso nei confronti dell’utilizzo dell’energia atomica; il Presidente Carlo Massagli, infine, farà una panoramica delle nuove tecnologie disponibili con un focus sull’Italia e le sue peculiari esigenze.

“Le tecnologie innovative degli Small Modular Reactors e dei Micro Modular Reactors – commenta al riguardo Andrea Vento, CEO di V&A – Vento & Associati e di iWeek – appaiono più evolute in termini di sicurezza e di adattabilità alle esigenze territoriali italiane e prefigurano un utilizzo più flessibile di questa fonte energetica, con minori investimenti e tempi di realizzazione e la capacità di essere funzionali alle industrie e ai distretti energivori”.

“Il nucleare quale fonte di energia – dichiara il Presidente di Sogin Carlo Massagli in vista di questo appuntamento – assume vieppiù importanza, sia per ragioni legate alla sicurezza energetica, sia per gli incombenti impegni climatici. Sarà molto interessante, in occasione di questa nuova edizione di iWeek – – osserva il Presidente Massagli – esaminare le più recenti evoluzioni, a livello globale, europeo, ed italiano, relativamente alle nuove tecnologie, da quelle modulari fino all’impiego prospettico della fusione. Molto interessante infine l’Alleanza Industriale Europea per gli SMR, che vede in scadenza il bando di adesione lanciato da Bruxelles”.

L’agenda completa è disponibile in allegato e per registrarsi visitare il sito dedicato www.i-week.it.

L’edizione tecnico scientifica di iWeek “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico” è realizzata con il sostegno di Sogin, Edison, Enel, Transmutex e Protex Italia, con i patrocini della Giornata Nazionale del Made in Italy, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Università degli Studi di Pavia, di Regione Lombardia, della Provincia di Pavia, del Comune di Pavia, Assolombarda, Il Collegio Fondazione Ghislieri, Fondazione Sorella Natura.

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