Racconto sui 49 sopravvissuti diretti a la Spezia, 32 sono minori
Roma, 10 ago. (askanews) – “Ci sono 49 sopravvissuti a bordo, 32 sono minori non accompagnati, tra cui una ragazza molto giovane che viaggiava da sola. I bambini che vediamo qui a bordo hanno affrontato viaggi estremamente diversi attraverso il deserto e hanno subito molte violenze e abusi. Quello che abbiamo visto a bordo e ascoltato dai bambini è l’esposizione a diverse forme di violenza, tra cui molti casi di violenza sessuale, stupro in particolare”: lo afferma Sebastien Ponsford, responsabile affari umanitari di Medici Senza Frontiere a bordo della Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Msf diretta al porto di La Spezia dopo il salvataggio nella zona Sar maltese, in una video-testimonianza molto toccante.”Dalle parole dei bambini emerge anche il racconto di respingimenti illegali in mare e, in altre occasioni, di respingimenti illegali sulla terraferma. In generale, i minori a bordo presentano segni di disidratazione, estrema stanchezza, e anche diversi casi di malnutrizione. Hanno trascorso sei giorni interi in mare senza cibo né acqua. Dovevano bere acqua salata perché erano alla deriva. Questi bambini hanno un bisogno urgente di sostegno psicologico. Uno dei loro amici è morto in mare, è scomparso. Anche lui era un minore. Uno dei sopravvissuti aveva viaggiato con lui dal suo villaggio, nel suo paese d’origine, fino alla Tunisia e poi in mare. Hanno anche bisogno di una valutazione medica approfondita e di cure. Hanno bisogno di essere accolti in centri specializzati dove possa essere valutato a fondo il loro status e la necessità di protezione. E naturalmente hanno bisogno di uno spazio adeguato, un ambiente sicuro e accogliente dove possano tornare a essere bambini”.