Entra al pronto soccorso nel padovano e ferisce a coltellate medici e Cc

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Zaia: “Episodio di una gravità inaudita”
Padova, 2 nov. (askanews) – Un uomo di 35 anni armato di coltello che, entrando nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Cittadella in provincia di Padova, ha aggredito diverse persone. Sono stati feriti con la lama un medico, un infermiere e due carabinieri intervenuti per fermare l’aggressore. Profonda indignazione e’ stata espressa dal presidente del Veneto, Luca Zaia. “L’aggressione avvenuta questa mattina all’ospedale di Cittadella- ha sottolineato Zaia- è un episodio di una gravità inaudita. È inconcepibile che un luogo di cura e di soccorso, come il Pronto Soccorso, sia trasformato in uno scenario di violenza. Esprimo la mia totale e ferma condanna per quanto accaduto e tutta la mia solidarietà alle persone ferite, in particolare agli operatori sanitari e ai carabinieri intervenuti per proteggere vite umane. Attaccare chi si dedica alla cura del prossimo, spesso in situazioni di emergenza e difficoltà, è un atto ignobile e vergognoso.Medici, infermieri e tutto il personale sanitario lavorano ogni giorno con impegno e sacrificio per garantire la salute e la sicurezza della nostra comunità. Colpirli significa attentare ai valori stessi della nostra società”.
Le autorità sono sul posto per indagare sull’accaduto, e la zona è stata immediatamente posta sotto sequestro. “Chiedo che sia fatta piena chiarezza al più presto, e ritengo urgente una revisione normativa che introduca aggravanti specifiche per le aggressioni contro il personale sanitario. Gli episodi di violenza nei confronti di chi lavora in corsia, in particolare nei Pronto Soccorso, sono ormai all’ordine del giorno e rappresentano un inaccettabile rischio per chi dedica la propria vita a salvare quelle degli altri. Non possiamo più accettare che i nostri operatori siano costretti a lavorare in un clima di paura e insicurezza. Servono misure decise e concrete per garantire a loro protezione e sicurezza adeguate. È il momento di dare un segnale forte e inequivocabile”, ha concluso Zaia.

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