A Ferragosto tanti stranieri sulle spiagge ma niente sold out

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Capacchione (Sib balneari): inflazione e aumento tassi condizionano vacanza italiani

Roma, 14 ago. (askanews) – Sulle spiagge italiane “non è ancora tempo di bilanci anche se al momento abbiamo constatato una ‘sofferenza’ della domanda interna rispetto a quella internazionale, con una “polarizzazione” delle presenze nei fine settimana e una sua riduzione durante il periodo feriale”. Lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. “A ciò si deve aggiungere una significativa diminuzione dei consumi. È di tutta evidenza che l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno erodendo sia i risparmi degli italiani che, di conseguenza, la loro capacità di spesa. Altro fattore importante da prendere in considerazione è che, dopo il periodo pandemico, molti nostri connazionali hanno ripreso a viaggiare all’estero” rileva Capacchione, che riassume la situazione: “un’estate 2023 al di sotto delle aspettative ancorché positiva”.

“Oggi la principale preoccupazione degli imprenditori balneari non è costituita dalla concorrenza degli altri Paesi, quanto per l’irrisolta questione della Direttiva Bolkestein. Non si può investire e crescere in una condizione di incertezza sul futuro. L’augurio di questo Ferragosto è che sia l’ultimo in queste condizioni. I balneari e il Paese hanno bisogno che si superi, finalmente, questa situazione di incertezza amministrativa sulla durata delle concessioni che paralizza gli investimenti” afferma il numero uno dell’associazione dei balneari di Confcommercio.

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