PREMIERATO. E’ ANCORA SCONTRO TRA MELONI E SCHLEIN
Non si placa lo scontro sul premierato. Giorgia Meloni accusa le opposizioni: “Non vogliono la riforma- dice- perché Pd e Cinquestelle sono le forze della conservazione dello status quo e vogliono a continuare a fare i governi nel palazzo”. “Meloni- replica Schlein- è passata dal ‘o la va o la spacca’ al ‘chi se ne frega’ dell’esito del referendum”. Per la segretaria del Pd è “allucinante la leggerezza con cui la presidente del Consiglio scambia la Costituzione con il suo destino personale”. Anche Matteo Renzi incalza la premier: “Se perde il referendum dovrà dimettersi, che voglia o non voglia”. Meloni, intanto, guarda alle elezioni europee e prende le distanza da Ursula von der Leyen. “Con lei è solo collaborazione istituzionale- precisa- in Europa c’è margine per costruire una maggioranza diversa”.
MO. STRAGE DI CIVILI A RAFAH, INDIGNAZIONE BIPARTISAN
Sdegno e proteste dopo l’attacco dell’esercito di Israele a Rafah che ha provocato 45 morti tra i civili. Il presidente francese Immanuel Macron si dice “indignato dell’attacco” e il turco Erdogan promette di portare “Netanyahu in tribunale”. Anche in Italia si levano voci di condanna sia a sinistra che a destra. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ribadisce la contrarietà all’attacco e apre al riconoscimento dello Stato della Palestina a patto che “non sia guidato da Hamas”. Più netto Guido Crosetto: “Israele sta seminando un odio che coinvolgerà figli e nipoti”, dice il titolare della Difesa. Infine, per la leader Pd, Elly Schlein, “l’Unione europea deve muoversi con una sola voce per fermare la follia di Netanyahu”.
PNRR. MELONI: FASE 2, ITALIA PRIMA PER OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nei mesi scorsi “abbiamo fatto uno straordinario lavoro” che “ha permesso all’Italia di essere al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR”. Lo rivendica la premier Giorgia Meloni alla prima riunione della Cabina di coordinamento Pnrr, che si è riunita questa mattina a Roma. Ora, spiega la presidente del Consiglio, “entriamo nella ‘Fase 2’, la più importante, quella della “concreta attuazione delle riforme e della messa a terra di tutti gli investimenti strategici”. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, dal canto suo lamenta che “purtroppo sta tornando la stagione dei tagli, che per quest’anno ammontano a 200 milioni di euro come da legge di bilancio”. L’associazione dei comuni stigmatizza “che il taglio sarà fatto con coefficienti che tolgono di più a chi ha avuto più risorse dal Pnrr”.
NUOVO SCIOPERO TAXI IL 5 E 6: GOVERNO NON CI ASCOLTA
Torna la protesta del taxisti in sciopero il 5 e 6 giugno. I sindacati lamentano la mancata convocazione dopo lo stop nazionale del 21 maggio, “contro i diffusi fenomeni di abusivismo”. Per i tassisti “non si può con una autorizzazione di noleggio presa in Calabria continuare a fare impunemente il tassista a Roma o a Milano, impedendo così alle amministrazioni locali di poter dimensionare gli organici in funzione dei bisogni”. Nel mirino della protesta che arriva alla vigilia delle elezioni europee anche la “concorrenza sleale” delle piattaforme. Per i sindacalisti “il governo deve riaprire il confronto, interrotto dopo la calata nel nostro Paese di Uber per definire un quadro di regole che contrasti l’abusivismo”.
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