Vini lombardi sbarcano a Vinitaly forti di un export record nel 2023

AttualitàVini lombardi sbarcano a Vinitaly forti di un export record nel 2023

A quota 327 mln euro (+3,1%). In 10 anni vitigno bio è quadruplicato

Milano, 9 apr. (askanews) – Nel 2023 l’export di vini lombardi ha registrato un nuovo record storico toccando quota 327 milioni di euro, il +3,1% a valore sull’anno precedente, contro il -0,8% registrato dalla produzione nazionale. Nell’ultimo decennio inoltre, la superficie vitata coltivata a biologico in Lombardia è più che quadruplicata, passando dai 941 ettari del 2012 ai 4.231 del 2022, pari al 18% dell’intera superficie vitata regionale. E’ questo il biglietto da visita con cui la produzione enologica lombarda si presenta a Vinitaly, la cui 56esima edizione andrà in scena a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Produttori, consorzi, associazioni e istituzioni si riuniranno come da tradizione al secondo piano del PalaExpo, all’interno degli spazi espositivi finanziati e realizzati in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. Nei 3.300 metri quadrati di spazio saranno presenti oltre 150 realtà, per un totale di oltre mille etichette in degustazione.

“I vini di Lombardia sono i migliori testimoni del saper fare delle nostre aziende e puntano sempre di più su un’offerta orientata alla qualità, come confermato anche nell’ultima vendemmia che si è chiusa con una produzione pari a 154 milioni di bottiglie potenziali (+9,2% rispetto al 2022), l’89% delle quali riconducibile alle cinque Docg, 21 Doc e 15 Igt lombarde, contro una media nazionale del 77%” ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando di “un’identità forte, che anche quest’anno farà del Padiglione Lombardia a Vinitaly una meta obbligata per gli appassionati e gli addetti ai lavori, che apprezzano un patrimonio vitivinicolo unico per varietà e tipicità, presente a Verona con la consapevolezza dei risultati raggiunti, ma anche con la voglia e le capacità di crescere ancora”.

Questo anche grazie all’impegno in ricerca e innovazione: dall’intelligenza artificiale per monitorare l’andamento della maturazione delle uve in vigna (con i sensori che rilevano grado zuccherino e acidità), all’impiego di droni per valutare la situazione nelle singole parcelle. Dalla microirrigazione delle viti, all’utilizzo delle immagini satellitari per valutare la qualità delle uve ancor prima della vendemmia. Dallo studio dei vitigni resistenti ai funghi, con il monitoraggio del loro comportamento con l’obiettivo di definire i protocolli di vinificazione più adatti alle diverse varietà, alla sperimentazione di pratiche sostenibili per rafforzare la resilienza climatica in vigneto.

“Anche quest’anno il mondo del vino lombardo arriva a Vinitaly forte di un successo sempre più riconosciuto in Italia e nel mondo, come dimostra il nuovo record dell’export e la crescita su mercati storici come quelli di Germania (+6%), Francia (+14%) e Spagna (+8,2%), così come in altri Paesi che sempre di più apprezzano le nostre etichette” ha aggiunto l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, spiegando che si tratta di “una tendenza positiva e non scontata in questo particolare periodo economico, che premia l’impegno dei produttori e la loro capacità di investire in ricerca, innovazione e sostenibilità lungo tutta la filiera. Un valore aggiunto che i mercati riconoscono sempre di più”.

Sono circa tremila le aziende del comparto vitivinicolo lombardo, un quarto delle quali a guida femminile. “Negli ultimi dieci anni l’occupazione nel settore ha mantenuto un trend in crescita arrivando a 6.381 addetti nel 2023, anche grazie al progressivo apprezzamento sui mercati esteri dei nostri vini” ha evidenziato il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, ricordando che “la Lombardia è poi capofila in Italia quando si guarda all’adozione di nuove tecnologie e ricerca per migliorare la qualità delle produzioni, ridurre l’impronta carbonica e ottimizzare l’utilizzo delle risorse: la vitivinicoltura è uno degli ambiti in cui le sinergie tra mondo delle imprese, istituzioni e università trovano la loro massima espressione”.

Nel Padiglione Lombardia sarà presente anche quest’anno Ascovilo, l’Aassociazione che raggruppa 13 Consorzi vitivinicoli lombardi con uno spazio lounge per B2B e stampa e con una proposta culturale dedicata ai vini di Lombardia nella Sala polivalente (Stand D14). “Ascovilo è nata nel 1977 e mai come oggi necessaria per dare al vino regionale una immagine coordinata” ha detto la presidente, Giovanna Prandini, aggiungendo che “il mercato ci chiede di comunicare e rafforzare gli elementi di distintività delle nostre produzioni: questo è l’obiettivo che perseguiamo insieme valorizzando le piccole e grandi produzioni”.

Gli enti consortili presenti nel Padiglione Lombardia a Vinitaly 2024 sono: Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Ente Vini Bresciani, Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Volontario Vino Doc San Colombano, Consorzio Montenetto, Consorzio Vini Igt Terre Lariane, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Tutela Lugana Doc, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtènesi Riviera del Garda Classico e Produttori San Martino della Battaglia Doc, Consorzio Botticino Doc e Consorzio Tutela Igt Valcamonica.

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